E’ vero ci sono tanti problemi e difficoltà, di ogni genere, non ultima la crisi della pandemia che ogni giorno continua a mietere tantissime vittime, ma non dobbiamo temere, non dobbiamo abbatterci, la nascita di Gesù è motivo di grande speranza, di grande gioia, le tenebre sono vinte dalla luce sfolgorante di Cristo.
Il mistero di Dio bambino, piccolo, fragile, ci invita a non cercare le cose grandi ma a cercare la sobrietà, l’umiltà, la semplicità.
La felicità non viene dall’aver e dal possedere ma dall’essere, viene dal donare.
Il Natale è la festa della luce, della gioia, dell’amore, della solidarietà, della fraternità, dell’attenzione, ai piccoli, ai poveri, agli ultimi e non mancano certo gesti di solidarietà e di altruismo. Il problema è che non basta essere buoni una volta all’anno, dobbiamo esserlo per 365 giorni all’anno.
L’incontro con Gesù ci porta a rinascere alla conversione ed è davvero una festa che lascia il segno, che dà un colpo alla nostra vita: Gesù non ci ha portato dei doni, ma si è fatto dono, ha donato se stesso.“
dall’omelia della Messa nella Solennità del Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, del 25 dicembre 2020, celebrata da S.E. Rev. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi e Cava de’ Tirreni