Poniamoci sulle tracce di Gesù, con entusiasmo

Com’è bella questa espressione del vangelo: “Simone e quelli che erano con lui si misero sulle tracce di Gesù, lo trovarono e gli dissero tutti ti cercano.

Per mettersi sulle tracce di Gesù con quanto entusiasmo lo fece Simone e con quanta gioia lo trovò. È quello che abbiamo fatto stamattina, forse non ce ne siamo accorti, abbiamo lasciato le nostre case ci siamo messi sulle tracce di Gesù adesso, lo abbiamo ascoltato, tra poco lo accoglieremo nelle nostre mani: com’è bello la domenica incontrarci con Gesù.

Ecco l’incontro con Gesù, lo dobbiamo a desiderare, perché lui è necessario alla nostra vita; perché anche noi tante volte passiamo delle notti insonni come Giobbe e non sono sempre e solo i dolori del corpo che ci fanno soffrire; ci sono poi soprattutto gli affanni dello spirito, le angosce, le preoccupazioni, le delusioni della vita, le ingiustizie che subiamo, sono sofferenze dello spirito che solo Gesù può guarire. Facciamo come la suocera di Pietro, mettiamo la nostra mano nella sua mano e diciamo: Risanaci Signore, Dio della vita.

Oggi avremo la fortuna di accogliere Gesù e non vi nascondo che quando io metto l’eucaristia nelle vostre mani provo una gioia grande. Quando metto Gesù nelle mani dei bambini mi intenerisco perché vedo ancora nelle loro mani le impronte dei colori con cui avevano colorato e mi intenerisco quando metto l’eucaristia nelle mani callose di un contadino o nelle mani rattrappite dall’artrosi, com’è bella l’umanità, Cristo che viene incontro alle nostre infermità: Risanaci Signore, Dio della vita.


dall’omelia della Santa Messa Capitolare del 7.2.2021 celebrata dal canonico don Luigi Colavolpe dalla Basilica Cattedrale di Amalfi

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