La chiesa di Amalfi – Cava de’ Tirreni fa memoria della traslazione delle reliquie dell’Apostolo Andrea da Costantinopoli ad Amalfi. Le preziose reliquie furono custodite dapprima in un luogo segreto e poi furono collocate solennemente nella Cripta della Cattedrale l’8 maggio del 1208; un evento significativo che ha segnato indelebilmente la vita e la storia della nostra città.
La memoria grata deve trasformarsi nell’impegno nel presente a testimonianza di fede, di sequela, di annuncio missionario fino al martirio dell’apostolo Andrea e sospingerci ad essere cristiani non solo credenti ma anche credibili. La fede deve manifestarsi nelle opere, nell’impegno ecclesiale, nella preghiera, nell’ascolto, nell’annuncio della parola e nella testimonianza della carità.
Purtroppo la pandemia causata dal coronavirus ha marcato anche le nostre espressioni di fede, questo tempo sospeso ci ha costretti a fermarci, riflettere a discernere tra le cose essenziali e quelle secondarie, forse anche a purificare a potare alcune manifestazioni di pietà popolare. La storia insegna che i momenti difficili di crisi oltre al disagio e alla sofferenza, presentano anche dei risvolti positivi di crescita e di maturazione ed è forte in noi il desiderio di tornare al più presto a tempi più sereni senza l’angoscia per la salute; questo è possibile ed è auspicabile ma non sarà più tutto come prima, la storia va avanti dobbiamo imparare a fare i conti non solo con la presente ma anche con altre probabili emergenze.
La liturgia di oggi e la bibbia ci rivelano che Dio è amore ed è questa la definizione più bella di Dio e il suo amore si è manifestato con la venuta di suo figlio nel mondo, non siamo stati noi ad amare Dio ma è lui che ha amato noi e ha mandato suo figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Dio è la sorgente dell’amore, Dio è generosità assoluta e benevolenza infinita, noi siamo amati da Gesù e abbiamo il dovere di amare come lui ci ha amati.
In questo mese di maggio dedicato alla Madonna noi vogliamo camminare nel segno di Maria e nel segno di Andrea, vogliamo metterci come discepoli alla sequela per imparare dalla vergine Maria. A Sant’Andrea vogliamo raccomandare la fine della pandemia che ha portato sconvolgimenti e morte sul nostro pianeta la chiusura delle attività turistiche commerciali vitali per l’economia e la vita del nostro territorio, ha creato dure sofferenze: come comunità ecclesiale vogliamo stare vicini alle famiglie che hanno sofferto maggiormente il disagio della pandemia.
dall’omelia della Messa Pontificale del 8.5.2021 memoria della Traslazione delle Reliquie di S. Andrea Apostolo, celebrata da S.E. Mons. Arc. Orazio Soricelli