Ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato

Beati noi che possiamo incontrare Gesù, egli è il nostro Salvatore.
Cosa dobbiamo fare Signore per seguirti? È la domanda che sorge spontanea, in questo momento vogliamo seguirti, ma cosa dobbiamo fare?

E tu ci rispondi: devi rimanere al posto tuo, là dove ti trovi, nel dubbio, nella sofferenza, nella tristezza, nella rabbia, nella gioia, là dove di trovi. Là devi restare, perché là dove ti trovi puoi fare la volontà del Padre mio che è nei cieli.

Questo è il messaggio che Gesù stamattina affida al nostro cuore, possiamo santificarci restando al nostro posto, perché al nostro posto possiamo fare sempre la volontà di Dio.
Una sola cosa dobbiamo chiedere al Signore che possiamo farla questa volontà, con la prontezza con cui l’ha saputa fare lui, lui che ha pronunziato il suo eccomi! Quando ha visto che il mondo doveva essere salvato da lui si è presentato al Padre e ha detto: tu non vuoi sacrifici di tori e di pecore, tu mi hai dato un corpo eccomi, sono pronto a fare la tua volontà.

Il Signore ci ha dato questo corpo per glorificarlo facendo la sua volontà. Andiamo a Gesù anche stamattina ripetendo le parole del salmo che abbiamo recitato poco fa, come sono belle: “Ho sperato, ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido e mi ha messo in bocca un canto nuovo, un canto di lode al nostro Dio.”

dall’omelia della Messa Capitolare del 17.1.2021 celebrata nella Basilica Cattedrale di Amalfi dal canonico don Luigi Colavolpe.

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