Perché dobbiamo rallegrarci, perché dobbiamo gridare di gioia, perché non dobbiamo lasciar cadere le braccia ed essere lieti?
Perché stiamo incontrando il figlio di Dio, il dono del padre, questo è quello che stiamo celebrando.
In questo tempo, invece, si vuole cancellare Cristo dalla storia. Dall’Europa è venuto un documento con cui si raccomanda di non dire più il tempo del Natale, bisogna dire il tempo delle vacanze. si vuole cancellare Cristo.
Un vescovo che in questi giorni ha ricordato che il bambino Gesù non è babbo natale e sui giornali si è subito gridato all’invettiva contro il babbo natale.
Non si può dire più la verità e la verità è che il Padre ha mandato nel mondo il figlio suo per salvarci, per farci stare sereni anche in mezzo alle difficoltà della vita, in mezzo alle sofferenze e le angustie. Questo è il dono che dobbiamo accogliere e allora apriamo il nostro cuore, quello che Giovanni Battista annunziava si realizza adesso per noi, apriamo le nostre mani e accogliamo il figlio di Dio nella nostra umanità in questa povera umanità. Accogliamo il figlio di Dio e lui effonderà il suo spirito nel nostro cuore e noi usciremo da questo incontro rinnovati, è la cosa più bella rinnovare il nostro spirito, ne abbiamo bisogno.
Andiamo incontro al Signore lo spirito del Signore è sopra di noi.
(dall'omelia della Santa Messa Capitolare celebrata dal canonico don Luigi Colavolpe nella Basilica Cattedrale di Amalfi per la III Domenica di Avvento)